Vi confesso che per mio piacere personale, ma anche per avere sempre nuovi spunti per articoli da proporvi, leggo regolarmente una (infinita) serie di blog. Purtroppo per mancanza di tempo non posso leggere tutto quello che vorrei ma ci sono alcuni punti fermi nel mio panorama online ai quali non riesco a rinunciare. Uno di questi è frizzifrizzi.it. Ed è sicuramente un blog che merita di essere nominato.
Frizzifrizzi.it è uno dei primi progetti online che raccontano giornalmente tutto quello che fa tendenza: dalla moda al cibo, dai libri alla fotografia a… Sarebbe difficile elencare tutto 😉
Insomma, è una vera fonte di ispirazione per tutti quelli che vogliono essere aggiornati sui trend del momento.
Ma veniamo a noi:
Ho avuto il piacere di intervistare per voi uno dei fondatori del blog-trendsetter, nonché direttore creativo di frizzifrizzi.it: Simone Sbarbati.
Ecco quello che ci siamo detti 🙂
1. Ciao Simone, quando e come è nato il progetto di frizzifrizzi.it? Qual’è stata l’idea fulminante o ispiratrice? Mi racconti -in qualche parola- la storia del sito?
Il progetto è nato nel gennaio 2007 dopo una “gestazione” di alcuni mesi, durante i quali abbiamo fatto tantissima ricerca, documentandoci praticamente su ogni blog/magazine online dell’epoca che parlasse di moda, cercando di andare a prenderci un pubblico abituato ed assuefatto ai siti-fotocopia e poveri di ricerca, per offrirgli qualcosa in più di qualche copia/incolla di comunicati stampa. Con questo non intendo dire che Frizzifrizzi sia nato come qualcosa di assolutamente originale (anzi, diffido sempre di chi parla così di un proprio prodotto) quanto piuttosto da una contaminazione tra alto e basso, tra ufficiale e privato, tra magazine e diario. Per farla breve: come bere champagne con una salsiccia alla brace.
2. Chi c’è “dietro” Frizzifrizzi.it? Quante menti brillanti lavorano in redazione?
Siamo tre fondatori – io, la mia compagna Ethel e la nostra amica Francesca – ed un magmatico gruppo di contributors. Magmatico nel senso di caotico. A parte uno zoccolo duro di collaboratori c’è un gran viavai: c’è chi viene, chi va, chi torna…
Ma va bene così, è una sorta di selezione naturale che rende il tutto sempre molto dinamico e aperto a nuove idee ed energie. Poi in realtà non abbiamo una vera e propria redazione. Ciascuno lavora da casa propria, chi a Bologna (dove siamo noi fondatori), chi a Milano, Roma, Napoli o Berlino.
Per quanto riguarda casa mia, quindi la mia “redazione”, qua di menti brillanti non se ne sono mai viste, neanche di passaggio 😉
3. I tuoi articoli sono fonte di ispirazione per moda, design e cultura virale sul web: da dove prendi spunto
per la scelta degli argomenti? Come fai ad avere occhi ovunque e poi selezionare i marchi/le collezioni/gli eventi su cui scrivere?
Uso la regola del 50/50. Per metà gli articoli nascono su segnalazione dei marchi, degli artisti, degli uffici stampa. L’altra metà è frutto di ricerca, fatta perlopiù in rete, su siti internazionali, negozi, publishers. Per quanto mi riguarda la scelta che poi mi porta a scrivere o meno di qualche idea/prodotto/evento piuttosto che un altro è in realtà una questione di regole: se è un marchio mainstream difficile che sia Frizzifrizzi ad arrivare per primo sulla notizia, quindi lascio perdere, soprattutto perché il marchio mainstream non ha certo bisogno della nostra pubblicità; se ne hanno già parlato in tantissimi, anche in questo caso lascio perdere, a meno di tirar fuori dal cilindro un pezzo che possa ribaltare o comunque trasformare il punto di vista dal quale gli altri hanno raccontato la notizia; per i resto cerco di capire se la cosa di cui andrò a parlare possa avere qualche interesse per i nostri lettori ma in primo luogo deve interessare me.
Questo è l’unico modo, credo, per rimanere sinceri verso il proprio pubblico. Molto, comunque, passa attraverso la lente dell’istinto: è quello a decidere, in ultima istanza, se una mail finisce nel cestino o su una pagina web è il momento di cliccare sulla X.
4. Una curiosità per tutti i lettori di joja.it: fai Shopping online? E cosa acquisti? Hai un sito preferito per i tuoi acquisti?
Faccio pochissimo shopping online e pochissimo shopping in generale. Online compro perlopiù riviste e libri di fotografia, illustrazione o fanzines.
5. Prometto che poi ti lascio in pace 🙂 ma hai qualche anticipazione da spifferarci sul futuro di frizzifrizzi.it? Nessun problema, sei hai altre venti domande nascoste da qualche parte rispondo volentieri anche a quelle. Per quanto riguarda le anticipazioni, l’anno prossimo Frizzifrizzi compierà cinque anni, stiamo pensando ad un modo per festeggiarlo come si deve.
Grazie Simone e … ma no, gli auguri per i primi 5 anni del blog li farò quando sarà il momento di festeggiare. 🙂
anch’io adoro frizzifrizzi. bellissima intervista!
che intervista-spettacolare! anch’io conosco frizzifrizzi. sono bravissimi. mi piacciono molto le collane di Chiara Scarpitti per esempio.
Grazie per l’intervista Joja, e soprattutto per aver messo la foto più assurda che ti ho inviato ma che rende meglio l’idea di quanto in realtà sia poco patinato, plastificato, luccicante il nostro mondo.
Allora sono l’unica che non conosceva il sito frizzi frizzi. Comunque mi piace molto e la grafica è molto elegante. Ottima intervista!!